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Vecchio 06-10-2012, 02.17.34   #197
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Appena Clio terminò di scrivere, James Giuff, il pirata temuto allo stesso modo dalle navi olandesi, spagnole e inglesi, strappò quella lettera dalle mani della ragazza e la lesse con attenzione.
La mostrò poi al suo fedele braccio destro Boyuke.
“Allora...” disse il Gufo Nero “... cosa te ne pare?”
“Drammatica, lacrimevole e passionale allo stesso tempo.” Ridendo l'altro. “E' perfetta.”
“Credi che la riterrà autentica quel dannato ufficiale?”
“Probabilmente si...” annuì Boyuke “... e ho idea che il nostro capitano olandese non resterà con le mani in mano.”
“Bene!” Esclamò Giuff. “Allora fai in modo di fargliela avere al più presto!”
“Manderò uno dei miei a terra, capitano.” Fece Boyuke. “Dove fisseremo il luogo dello scambio?”
“Sull'isolotto di Nisidies...” rispose il capitano “... si, è perfetto per questo genere di faccende... uno scoglio, desolato ed abbandonato in mezzo al mare...”
Boyuke annuì e andò via.
“Sei stata davvero molto brava...” rivolgendosi Giuff a Clio “... immagino che quell'ufficiale sarà innamorato perso di te... al punto da pagare quella cifra colossale per riaverti!” E rise forte. “Che sciocchezza, vero? E dire che con molto meno si possono avere due belle indigene per una notte intera! Ma forse una donna con la pelle bianca possiede sempre un suo particolare valore!” Smise di ridere e la fissò con quei suoi occhi impenetrabili come la notte. “E prega che davvero creda a ciò che hai scritto... e soprattutto che sia disposto a pagare il riscatto per te... altrimenti...” di nuovo le sfiorò il volto, per poi andare via ancora accompagnato da quella sua terribile risata.
Dopo un po', qualcun altro scese in quella stanza.
Era un uomo robusto, con tatuaggi su tutto il corpo, orecchini ai lobi, bandana in testa ed una serie di citrici tra il collo ed il petto che rendevano ancora più inquietante il suo aspetto.
Portava alla ragazza del cibo e un po' d'acqua.
“Aveva ragione il capitano...” mormorò “... sei davvero un bel bocconcino...” ed un'espressione di ambigua bramosia attraversò il suo volto “... è vero che sei abile con le armi? Davvero sei sfuggita da sola alle guardie del governatore?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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