Cheyenne entrò in quella sartoria e cominciò ad ammirare le stoffe, i tessuti e tutti quegli oggetti messi in bella mostra e che richiamavano il gusto e la moda europea di quel periodo o subito precedente.
E così, la ragazza poté trovare sete di Cipro, drappi di Provenza, tendaggi d'Aragona, parrucche alla moda di Parigi e ancora giacche di lamé con bottoni borbonici in uso presso la marina napoletana, baltei trapuntati d'oro e ciniglia alla maniera degli ufficiali asburgici, baschi di Croazia, broccati fiorentini e giubbe foderate d'ermellino e velluto delle Fiandre.
Non mancavano poi oggetti di ogni tipo, come i ventagli con fantasie veneziane, cappellini ad intreccio e richiami bucolici, diademi alveolati, mantelline di Boemia e ombrellini con fantasie di Franciavecchia.
Ma mentre Cheyenne si guardava intorno, un uomo le si avvicinò.
La fissava con uno sguardo seccato ed i suoi modi non sembravano curarsi di lei più di tanto.
“Temo” disse “che gli articoli esposti qui siano poco adatti a persone come te... per voi nativi del posto vi sono spacci ed empori presso il porto... li troverai cose più appropriate a quelle come te...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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