Sentii le caviglie liberarsi, e fui grata a quell'uomo, ciò nonostante risposi con uno sguardo tagliente alle sue parole. Dopotutto era solo colpa sua se mi trovavo in quel pasticcio. Anche se, certo, se avessi evitato di andarmene in giro da sola al posto di aspettare Guerenaiz, tutto questo non sarebbe successo.
Oh, Guerenaiz, in che guaio ti ho cacciato.
Seguii Boyuke sottocoperta. Indugiai ad osservare la nave, così possente, eppure così diversa da tutte quelle che avevo visto finora.
Giunta sul ponte, alzai lo sguardo verso il cielo, ma il vento fece gonfiare e garrire quella bandiera. E io, nonostante il caldo, rabbrividii.
Le parole del capitano suonarono aspre e taglienti. Non sarei stata certo da meno.
"Grazie capitano. Ho sentito che ci sarà da divertirsi a terra. Non chiedo altro"
Il mio sguardo era una sfida, il suo indecifrabile e distante.
E così era quello il nome della nave, finalmente ne venivo a conoscenza.
Cercai di ricordarmi dove lo avevo udito in precedenza, ma senza successo.
Poi qualcosa attirò l'attenzione di tutti e capii che dovevamo essere giunti a destinazione.
|