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Vecchio 10-10-2012, 01.43.45   #234
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Fhael ascoltò Cheyenne con uno sguardo che sembrava non voler tradire emozioni.
“Bene, ma a noi occorre quell'abito...” disse sorridendo “... non possiamo certo presentarci dal nostro uomo senza avervi preparata a dovere, no?” Prese allora per mano la ragazza ed insieme ritornarono in quella sartoria.
“Guarda, cara...” prendendo alcune stoffe di pregevole fattura e mostrandole alla ragazza “... non trovi che possano andare? O forse gradisci quel turchese? Si, trovo che metta in risalto il tuo magnifico colore... e cosa ne dici di queste sete? A contatto con la tua pelle vellutata sembrano assumere straordinari riflessi... anche se... non so... non sono convinto... e il cappellino? Hai già visto qualcosa che ti piace? Ma che metta in evidenza i tuoi bellissimi occhi, mi raccomando!”
Il padrone della sartoria allora si avvicinò.
“Posso aiutarvi, signore?”
“Oh, certo.” Annuendo Fhael. “Vedete, sono tornato solo oggi da un lungo viaggio, a causa dei miei affari, e dunque ho deciso di dedicare questo giorno ad accontentare i capricci della mia bellissima moglie...” indicando Cheyenne “... cosa volete, è una mia debolezza ma non riesco a dirle mai di no... credo mi abbia stregato! Si, forse la bellezza, come asserivano gli antichi greci, possiede le stesse qualità della magia! Non trovate anche voi che sia magnifica?”
L'uomo fissò Cheyenne e annuì.
Poi, facendo finta di non averla mai vista, assunse un'espressione cordiale e sorridendo cominciò a mostrare loro le stoffe e le sete più belle.
E poi ancora, costumi, cappelli, scialli, guanti, ombrellini, scarpe e tutta una serie di oggetti ambiti dalle dame dell'alta società.
“Dovete sapere, signore” disse l'uomo “che in questa sartoria potete trovare tutti gli abiti e i tessuti in voga in Europa. Sono certo che non resterete deluso.”
Ma ad ogni cosa mostrata, Fhael riusciva sempre a muovere dubbi e perplessità.
“Capisco che sia impossibile” con sufficienza il portoghese “chiedere tessuti al pari di quelli sfoggiati nelle corti europee, ma sinceramente non credo che questi siano adatti ai nostri bisogni. Posso vedere merce migliore?”
“Ma signore...” turbato l'uomo “... vi assicuro che sono i nostri capi migliori e...”
“Non è ciò che cerchiamo.” Scuotendo il capo Fhael. “Vi ringrazio comunque... ma ci occorre ben altro.”
“Ma signore...” tentò di dire l'uomo, ma Fhael e Cheyenne uscirono dalla sartoria.
“Avevate ragione...” sorridendo con soddisfazione Fhael alla ragazza “... si, non c'era niente di adatto a voi in quella sartoria... non bello quanto voi almeno.” Le fece l'occhiolino.
Il portoghese condusse allora Cheyenne in un vicoletto laterale e alla fine di questo trovarono una piccola e caratteristica sartoria.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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