“No, non è questo il genere di aiuto di cui ho bisogno.” Disse Dydas a Clio. “Giuff è un uomo scaltro e pericoloso. Sotto la camicia ha un pugnale dal quale non si separa mai, neanche quando fa l'amore... ha il sonno leggerissimo e coglierlo di sorpresa è praticamente impossibile... ma io devo ucciderlo e vendicarmi di lui ad ogni costo... lui uccise barbaramente mio padre e mio fratello, per poi violentare mia madre sotto i miei occhi... e si decise poi ad uccidere anche lei solo dopo averla fatta assistere allo stesso spettacolo, stavolta con me come protagonista... ero solo una ragazzina...” un lampo attraversò gli occhi di Dydas “... lo uccideremo con l'inganno... tra un'ora tu chiederai alle sentinelle di condurti dal capitano, facendoti dare da loro una bottiglia di rum. In essa verserai questo...” mostrandole una boccettina di veleno e lasciandola poi sul suo cuscino “... le sentinelle ti condurranno da lui e nel vederlo gli dirai che hai voglia di lui... lo conosco bene... mi caccerà dal suo letto per far entrare te... ma prima che lui possa toccarti, tu gli farai bere un po' di quel rum... il veleno lo tramortirà ed a quel punto io ritornerò nella stanza per dargli il colpo di grazia... te la senti?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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