Il pirata lanciò uno sguardo a Clio, scrutandola poi da capo a piedi.
Subito nei suoi occhi si accese una viva fiamma, fatta di bramosia e lussuria.
“Già...” disse con uno strano sorriso, mentre la sua lingua batteva lasciva contro le labbra inumidite ed arse dal Sole di quel mare “... voi donne... alla fin fine siete tutte uguali... del resto non siete diverse da noi uomini ed a tutti piacciono le stesse cose...” fece allora un cenno con il capo, come a farsi seguire ed accompagnò la giovane davanti alla porta della stanza in cui Giuff si era chiuso.
Prese una bottiglia di Rum e la diede a Clio.
“Capitano, sono io...” dopo aver bussato alla porta.
“Che il diavolo ti porti!” Urlò dall'interno Giuff. “Cosa vuoi? Vattene, non voglio essere seccato!”
“Capitano...” disse il pirata “... c'è qui una sorpresa per voi...”
“Che sorpresa?”
“Dovreste vederla voi stesso...”
“Entra, cane!”
Il pirata entrò e poi spinse dentro Clio.
Giuff era a letto con Dydas.
“Capitano, la ragazza pare si senta sola...” ridendo il pirata e facendo versi osceni con la bocca.
“Vattene, bastardo.” Ordinò Giuff ed il pirata uscì. “Vieni pure avanti, ragazza...” rivolgendosi a Clio “... e vattene anche tu, cagna!” Prendendo poi a schiaffi Dydas.
La donna lanciò un rapido sguardo d'intesa a Clio ed uscì dalla stanza.
“Vieni pure avanti, bellezza...” disse Giuff alla ragazza “... vedrai, qui non ti sentirai più sola...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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