Quelle parole di Musan mi scossero... i miei occhi si allargarono a dismisura e rimasero fissi su di lui, vagamente sconvolti, anche mentre il Viceré prendeva la parola...
Udii la voce di mio padre, ma mi parve lontana...
Non avrei saputo dire se era stato per la freddezza della voce, per quella nota cruda e truce nelle sue parole o se era stato quel luccichio crudele che avevo scorto sul fondo dei suoi occhi per un istante... non avrei saputo dire per quale motivo, ma un lungo e sgradevole brivido gelido mi aveva attraversato la schiena...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Andiamo, Analopel?” Fissandola Musan e destando Talia da quel ricordo.
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Battei le palpebre appena... rendendomi conto, con mio sommo sgomento, che lo avevo fissato fino a quel momento... e così, precipitosamente, chinai la testa, portando lo sguardo lontano, verso mio padre...
E fu proprio l’espressione di mio padre ad indurmi ad alzare di nuovo lo sguardo: ero stata invitata ad uscire dal Viceré, sembrava dirmi quello guardo, e perciò era meglio che mi affrettassi a farlo...
Lo scrutai per un attimo, ma la sua espressione non cambiò.
“Certo, milord!” dissi quindi, trattenendo non senza fatica un movimento stizzito.
“Padre...” dissi alzandomi ed inchinandomi appena, in sequenza “Vostra Eccellenza... con il Vostro permesso...”
Mi voltai, quindi, ed uscii dalla sala.