L'Antigua Maria procedeva veloce, tagliando quasi a fette le onde del mare che si infrangevano contro il suo possente scavo.
La nave olandese si era lanciata al suo inseguimento, ma la differenza tra le due imbarcazioni risultò subito decisiva, facendo pendere l'ago della bilancia decisamente dalla parte dei corsari.
E così, in breve tempo, i pirati del Gufo Nero misero subito una buona distanza tra loro e gli inseguitori.
E quella distanza aumentava sempre più.
“Sono sempre più lontani...” disse Gurenaiz, fissando la nave pirata col suo cannocchiale “... mettete al vento ogni centimetro di vela!” Ordinò poi ai suoi.
“Capitano...” mormorò il suo Guardiamarina “... abbiamo tutte le vele al vento... di più non possiamo fare... è inutile, ormai non li raggiungeremo più...”
E per la rabbia Gurenaiz lanciò in terra il cannocchiale, spaccandolo in più parti.
“Urrà!” Gridarono in coro i pirati sul ponte dell'Antigua Maria. “A morte gli olandesi!” E acclamarono l'abilità del loro capitano.
Poco dopo, Giuff entrò nella sua cabina, dove era stata rinchiusa Clio.
“Forse avrai visto l'intero spettacolo da quella finestra...” disse il pirata alla ragazza “... ma ti informo ugualmente che il tuo innamorato è stato appena seminato. Che idiota! Voleva prenderci con quella chiatta per mercanti!” La fissò con uno sguardo che non presagiva nulla di buono. “Eh, voleva giocarci... dicono che noi pirati non abbiamo onore, eppure è stato lui, un ufficiale di marina, ad ingannarci, venendo meno agli accordi... non è un comportamento da gentiluomini, non trovi? Ora cosa dovrei fare, dimmi? Per vendicare il mio...” sorrise “... onore? Beh, potrei per ripicca sgozzare la sua futura sposa... o magari cavarle quei suoi meravigliosi occhi azzurri... o anche... divertirmi un po' con lei stanotte... cosa suggerisci?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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