All'improvviso Clio avvertì un rumore di passi.
La porta si aprì e Giuff ritornò nella stanza.
“Ehi...” disse con un ghigno il pirata “... quell'abito sembra fatto apposta per te, bellezza...” mostrò allora una bottiglia di rum con due bicchieri “... ora io e te faremo un bel brindisi... e brinderemo a noi due, naturalmente...”
Ad un tratto si udirono delle grida provenire dal ponte.
Pochi istanti dopo, qualcuno bussò alla porta della stanza.
“Capitano...” entrando Boyuke.
“Cosa diavolo è successo?” Fissandolo Giuff. “Se non è importante, ti farò passare la notte sull'albero maestro!”
“Abbiamo pescato qualcosa, capitano...”
“Pescato?” Ripeté il Gufo Nero.
“Si, una zattera alla deriva...” annuì Boyuke “... credo sia in acqua da giorni...”
“E sopra vi era qualcosa di prezioso?”
“No, nulla.” Scuotendo il capo Boyuke. “Non c'era nulla... ma qualcuno si.”
Il Gufo lo fissò incuriosito.
“Una ragazza.” Continuò Boyuke. “E' strana, forse pazza.”
Giuff allora seguì il suo fedele taglia gole, facendo poi segno a Clio di andare con loro.
Sul ponte trovarono quella ragazza, circondata dagli uomini di Giuff.
Era pallida, con lo sguardo assente e completamente vestita di stracci.
“Non parla.” Disse Boyuke. “Forse ha perduto il senno.”
“Che vada in malora, allora!” Esclamò Giuff. “Dividila con il resto della ciurma e poi gettatela a mare.”
“Si, capitano.”
Ma proprio in quel momento la misteriosa ragazza alzò gli occhi e cominciò a fissare Clio.
“L'Isola Perduta esiste...” mormorò “... l'ho vista... e ho visto anche gli spettri... gli spettri che custodiscono il tesoro...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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