La caduta sul ponte di quel povero marinaio e la sua morte, avevano interrotto il momento di tensione tra il capitano Sumond e Guisgard.
Tutti corsero verso il poveretto caduto a causa delle febbre, anche se ormai era troppo tardi.
Ad un tratto, uno dei marinai, aggredì Sumond.
“Sporco maiale...” disse saltandogli addosso “... maledetto assassino...”
Ma fu subito immobilizzato.
“Concedo...” mormorò Sumond alzandosi e sistemandosi l'uniforme “... concedo a questo marinaio una notte per per pensare al suo gesto... e domattina un giro di chiglia per punizione. Naturalmente tutto l'equipaggio assisterà alla punizione.”
Nel frattempo, Emas si avvicinò a Cavaliere25.
“Cerca di restare calmo...” disse al suo amico “... meglio non parlare troppo, oppure finirai anche tu come quel poveretto... il giro di chiglia equivale ad una condanna a morte... vieni, torniamo al lavoro...”
Poco distante, sul ponte, Guisgard fissava il mare, ripensando all'accaduto.
Il suo sguardo era carico d'ira e solo a stento frenava la sua rabbia.
Ad un tratto a lui si avvicinò Rynos.
“Ed abbiamo già un morto, signore...” mormorò il marinaio “... uno...”
“Si...” voltandosi Guisgard e guardandolo “... uno... uno sproloquio ancora e rimpiangerai di non essere caduto tu in coperta, Rynos!” E si allontanò, mentre la Santa Rita continuava ad attraversare quelle acque sterminate.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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