La carrozza condusse Altea di nuovo al palazzo del governatore.
Qui subito un servo giunse a ricevere la ragazza, per poi accompagnarla all'interno della reggia.
Altea attese circa un quarto d'ora, per poi vedere il governatore entrare nella sala.
“Mia cara.” Disse sorridente l'uomo nel vederla. “Ma che splendore. Quest'abito vi dona ancor più del precedente. Ma prego, accomodatevi.” Suonò una piccola campana ottonata e subito un servo di colore portò un vassoio con due calici. “Assaggiate questo elisir, mia cara...” porgendo alla ragazza uno dei due calici “... non si trova in Europa, essendo prodotto dagli indigeni... pare sia fatto con frutta essiccata e poi aromatizzata con delle spezie sconosciute nel Vecchio Mondo... spero vi piaccia.” Poi, finito di bere, si alzò e prese da una credenza un piccolo scrigno.
Lo aprì e mostrò alla ragazza il contenuto.
All'interno vi erano pietre preziose di tutti i tipi.
“Un dono per la vostra bellezza, mia cara...” disse il governatore ad Altea “... scegliete quella che preferita.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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