Fissai mio padre per un tempo indefinito quando ebbe finito di spiegarci ciò che era accaduto, rabbrividendo dalla testa ai piedi alle sue parole e non riuscendo affatto a trattenere quel tremito di orrore che mi attraversò tutta la schiena.
Ma a colpirmi più di tutto fu la rivelazione della scoperta... Musan, di ritorno da un giro di ispezione con i suoi uomini, aveva trovato i corpi...
Mi morsi il labbro inferiore, riflettendo...
C’era qualche cosa che stonava in quel quadro, lo sentivo... qualche cosa che mi pareva non tornare...
Ma prima che potessi fare altre domande, mio padre chiese che mio nonno fosse riportato in casa, giacché l’aria lì nel giardino si stava raffrescando troppo... incrociai gli occhi di Arkwin solo per un attimo... anche lui era inquieto come me, lo vedevo...
Sospirai, dunque, e mi apprestai a seguire gli altri in casa, quando notai qualche cosa che scivolava giù dalle pagine del libro che tenevo tra le mani... incuriosita, mi chinai e lo raccolsi...
Era un foglio di carta spessa e lucida di ricca fattura, piegata su se stessa diverse volte... i miei occhi lessero le parole scritte sul margine, e subito trasalii... i polsi mi tremarono forte al ricordo del momento, anni prima, in cui avevo nascosto quel biglietto in quel libro... una vampata di calore mi salì al viso, rendendolo probabilmente più rosso del dovuto...
Inspirai profondamente, chiudendo gli occhi, e strinsi quel biglietto nel palmo della mano... e rividi tutto, rividi lui.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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