Così, Elisabeth e Storm legarono con cura Brizzon che ancora giaceva senza conoscenza.
Lo sistemarono poi in un vestibolo laterale, preoccupandosi di stringergli ben bene un bavaglio attorno alla bocca.
“Ecco fatto...” disse Storm “... almeno per un po' non ci darà noie... ma dobbiamo lasciare questa casa e prima che qualcuno scopra i cadaveri...” si portò d'istinto la mano sulla ferita che continuava a sanguinare “... ora però devo sistemare questa ferita... mi sento il braccio intorpidito e sarà meglio non perdere altro sangue...” fissò Elisabeth “... beh, non voglio mettere a rischio ciò che avete fatto oggi, salvandomi la vita... dunque mi aiuterete a medicare il mio braccio...” si sedette su una sedia ed indicò un baule alla donna “... lì dentro, Odeys teneva bende e qualche bottiglia di liquore... prendetele e aiutatemi a lavare e poi a bendare questa ferita...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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