Quella mattina, scendendo in giardino per la colazione, ero inquieta... avevo dormito male quella notte, delusa com’ero dal modo in cui Passapour ed il nonno mi avevano messa alla porta senza né una parole, né una spiegazione. Mille e più domande si agitavano nella mia mente, mille e più pensieri... Balunga, Musan, lo sguardo di Arkwin, quelle mezze parole di Passapour... e poi sensazioni... tante sensazioni contrastanti si agitavano in me...
Giunsi presso la tavola apparecchiata e mi sedetti in silenzio, in silenzio accolsi i miei genitori quando giunsero ed anche il nonno e Passapour... mangiavo, ma la mia mente era lontana da lì, inseguendo idee e ragionamenti troppo fuggevoli perché riuscissi, per il momento, a coglierli o a dar loro una forma ed un nome...
Finii di mangiare e finalmente sollevai gli occhi... mio padre era scuro in volto, mia madre era visibilmente scossa, Passapour era inquieto... infine incrociai gli occhi del nonno... mi fissava ed io ricambiai quello sguardo con la più caparbia delle espressioni...
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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