Loren sorrise a Clio e si sdraiò sul letto, per poi chiudere gli occhi.
Ora sembrava più serena.
Ma, ad un tratto, Clio si accorse che la nave cominciava ad ondeggiare un po' troppo, con un andamento irregolare, formato da sussulti e virate improvvise.
Poi sentì delle grida provenire dal ponte.
Dall'oblò vide il mare mosso e la pioggia che scendeva con forza dal cielo.
Era scoppiato un temporale e la ciurmaglia di Giuff correva qua e la per il ponte per far fronte alla situazione.
Nella cabina delle due ragazze diversi oggetti cominciarono a cadere e a rotolare a terra, a causa del mare grosso.
Poi un tuono rimbombò lontano.
Loren allora si alzò di colpo e riprese a tremare.
“Restate qui e non salite in coperta.” Disse Boyuke entrando nella cabina. “Chiaro? Non vi vogliamo tra i piedi mentre cerchiamo di condurre in qualche porto sicuro la nave. Sono ordini del capitano.” E andò via.
Loren si voltò verso Clio e restò a fissarla con uno sguardo stravolto.
“Non è la tempesta...” mormorò terrorizzata “... no, non è la furia del mare o quella del cielo... sono loro... gli spettri... mi hanno trovata e sono venuti a prendermi!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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