“Juan...”
Quel nome, sussurrato da Talia alla fine, sembrò scalfire lo sguardo scuro ed il volto teso di Musan.
Lo spagnolo prese allora la mano della ragazza e mostrò un lieve sorriso.
“Vi ringrazio, senorita...” disse fissandola negli occhi “... si, rammento il vostro terrazzo e sono certo della bontà delle vostre parole... tuttavia, perdonatemi, ma ad un giudice occorrerà altro, oltre alla testimonianza di un membro della famiglia dell'accusato... ci sarà un interrogatorio e poi delle indagini...” i suoi occhi erano sempre in quelli di lei e la sua mano strinse, per un momento, quella della ragazza “... ma io credo alle vostre parole... una creatura come voi non può mentire... non sa mentire... mi occuperò io stesso di questo caso e farò di tutto per portare indizi e prove a favore di quanto avete appena detto... ora devo andare... ma spero di rivedervi presto... magari tornare qui e trovarvi ad attendermi da quel vostro terrazzo... come i due amanti di Verona...” e le sfiorò la mano con un lieve bacio.
Musan salutò allora di nuovo Philip e sua moglie, per poi andare via con i soldati ed il povero Passapour.
Andato via lo spagnolo, Philip si avvicinò subito a sua figlia.
“Perchè sei intervenuta?” Fissandola. “Sai bene che non voglio ti immischi in simili faccende. Potresti essere chiamata a testimoniare e questo, come membro della Compagnia, potrebbe mettermi in una situazione difficile e poco piacevole. Quando imparerai a stare al tuo posto, Talia?”
“Philip, ti prego...” intervenne sua moglie “... vedrai che il signor Musan non coinvolgerà direttamente Talia... sono certa che non permetterà un suo interrogatorio davanti ad un giudice, in un'aula di tribunale... io sono una donna e certe cose le capisco... ho letto nei suoi occhi mentre la guardava...”
Philip scosse il capo e poi si voltò verso il vecchio Arkwin.
“Siete qui solo da poco tempo” disse al padre “e già avete portato scompiglio in questa casa! Non bastava il vostro passato a perseguitarci, ora anche il vostro domestico coinvolto in questa storia! Vorrei non essere vostro figlio!”
“Philip!” Avvicinandosi sua moglie.
Ma l'uomo rientrò in casa.
E il vecchio Arkwin chinò il capo, come rassegnato.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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