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Vecchio 26-10-2012, 02.50.48   #502
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Sulla Santa Rita era il caos.
Gli uomini che erano con Guisgard, ora armati, minacciavano il capitano e quelli che sembravano decisi a restare con lui.
“Allora...” disse Rynos “... chi vuol stare con noi?”
“Rynos!” Chiamò Austus. “Sono con voi!”
E subito il marinaio gli lanciò una pistola.
“Avanti voi altri...” con disprezzo Emas e spintonando quelli fedeli al comandante “... mettetevi da quella parte e non muovetevi!”
“Non preoccuparti...” disse Guisgard a Cavaliere25 “... ora scendi nella mia cabina e prendi il sestante, la bussola e le carte nautiche... portami il tutto insieme alla cassetta con i medicinali.”
“La nave è nostra, signor Guisgard!” Avvicinandosi Rynos.
“Molto bene.” Annuì il tenente. “Ora sorvegliate Sumond.”
Intanto, sul ponte, gli ammutinati avevano raggruppato chi invece aveva deciso di restare dalla parte del capitano.
Sul ponte vi era anche Musmot, il medico di bordo, che aveva deciso di seguire gli ammutinati.
“Anche voi, dottore...” fissandolo Sumond “... anche voi avete deciso di unirvi a questi cani...”
“Un uomo come voi, signore...” rispose il medico “... un uomo come voi non mi lascia scelta...”
“Ah, è così?” Esclamò Emas e agitando il fucile davanti al viso di Sumond. “Siamo dei cani!”
“Leghiamolo alla grata” gridò Fidan “e frustiamolo, come lui faceva con noi!”
“Si!” Gridarono in coro gli ammutinati, spintonando Sumond.
“Fermi!” Urlò Guisgard.
“No, vogliamo frustarlo e poi accopparlo!” Urlarono quelli.
“Ho detto fermi!” Spingendoli via Guisgard. “Fermi! Comando io su questa nave! E se qualcuno non è d'accordo, allora si faccia avanti ora!” Il suo sguardo era deciso, alieno da ogni debolezza o tentennamento e subito si impose sull'ardore di quegli uomini. “Non voglio più delitti su questa nave! Non voglio più vedere scorrere del sangue! Si tratti pure di quello di Sumond!” Fissandoli il tenente.
“Se questo è un tentativo per ottenere clemenza” mormorò con disprezzo Sumond “io ci sputo sopra...”
“Siete solo uno sporco maiale...” voltandosi Guisgard verso il capitano “... e ringraziate il Cielo di non avermi reso simile a voi, ossia un lurido assassino...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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