Altea riaprì quel libro e riprese la lettura...
“Dopo alcuni giorni di navigazione, avvistammo una nave. Navigava da sola nel bel mezzo di quelle acque e a giudicare dallo scafo doveva essere colma di merci. Sembrava una preda quasi inviata dal Cielo. Ma quando ci avvicinammo e fu a tiro dei nostri mortai, allora capimmo che non era stato il Cielo ad inviarla, ma l'Inferno. Infatti spuntarono subito tre fregate spagnole. Era una trappola e noi ci eravamo cascati come novellini. Capitan Lanzaras decise di accettare battaglia. Fu un massacro. Affondammo due di quelle fregate, ma la terza, anche a causa dei danni subiti e della perdita da parte nostra di metà dell'equipaggio, riuscì a danneggiare seriamente la Queen Lilla's Revenge, aprendo uno squarcio nello scafo.
Tutto era perduto.
Capitan Lanzaras, ormai folle e dannato, si lanciò contro i soldati spagnoli, uccidendone una dozzina... <<Satana, dammi un altro alito di vita>> gridava <<in modo che possa portare con me all'Inferno il più possibile di questi cani!>>... ma la sciabola di uno dei soldati lo colpì alle spalle... lo lasciarono agonizzante mentre la Queen Lilla's Revenge imbarcava acqua da tutte le parti. Io, unico dei suoi a restare vivo, mi avvicinai al capitano e lui mi rivelò il suo segreto... il segreto del suo tesoro maledetto... aveva seppellito il forziere su quell'isola e per non lasciare testimoni aveva poi trucidato i quattro marinai che erano scesi con lui, rendendoli spettri a guardia di quel tesoro...
Oggi, sono solo, in mezzo al mare, su una zattera, in balia delle onde e dei fantasmi del mio passato. Quando morirò, nessuno conoscerà più di quel segreto... per questo lascio questo scritto...”
Il libro si concludeva così.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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