Giuff ascoltò Clio, per poi scuotere la testa.
“Già...” disse “... era una povera matta e forse io ho sbagliato a darti retta, ragazza... potevo darla alla mia ciurma, così, tanto per far divertire i miei uomini... invece ho dato retta a te... bah, che il diavolo mi porti!” Esclamò.
Ma sulla porta stava fermo un uomo a fissare il cadavere di Loren.
“Cosa fai lì, Rage?” Domandò il Gufo Nero.
“Un'isola introvabile...” mormorò Rage.
“Ma cosa diavolo ti prende?” Fissandolo Giuff. “Invece di star lì come un allocco, prendi il corpo della ragazza e gettalo in mare!”
“Capitano...” fissandolo a sua volta Rage “... ho udito cosa dicevate... l'isola introvabile... è l'Isola Perduta!”
“Hai bevuto?”
“No, capitano...” scuotendo il capo Rage “... c'era troppa acqua che penetrava nella nave fino a poco fa... e la tempesta la spingeva con una forza innaturale, come a volerci affondare... ed io odio l'acqua... non posso berne neanche un sorso...”
“Insomma, cosa diamine vuoi?”
“Forse non era pazza...” fece Rage “... almeno non lo era prima di vedere l'Isola Perduta...”
“Isola Perduta?” Ripetè Giuff.
“Noi vecchi bucanieri conosciamo da sempre la leggenda dell'Isola Perduta e del suo tesoro maledetto...” spiegò il pirata al suo capitano “... ci è stata raccontata da piccoli, poi, cresciuti, abbiamo fatto finta di crederci più... ma quella ragazza...” indicando il cadavere “... lei era troppo giovane e non poteva conoscere la leggenda... ciò vuol dire che l'ha vista... ha visto l'Isola Perduta e gli spettri, per questo, sono venuti a prenderla...”
“Esiste un'isola con un tesoro?” Chiese Giuff.
“Si, capitano...” annuì Rage “... ma nessuno ne conosce l'ubicazione...”
Il Gufo Nero si voltò allora verso Clio.
“Cosa ti ha detto di questa storia?” Chiese alla ragazza. “Rispondimi, cosa ti ha detto dell'isola e del tesoro?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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