Talia uscì così in giardino.
L'aria era fresca e limpida, a causa del vento che sembrava voler portare grosse nuvole da Occidente.
Poco dopo Jamiel raggiunse Talia.
“Analopel...” disse avvicinandosi alla ragazza “... ecco il tuo tè... mia madre ha preparato anche dei biscotti...”
“Gli amici” all'improvviso una voce “non arrivano mai tardi... del resto, il Tempo è una virtù lodevole...” sorridendo Musan “... una poesia flegeese narra di come il Tempo sia il primo servitore del Fato... ma io sono cresciuto anche in Europa e so che molti pensatori dell'antica Grecia nutrivano dubbi reali sull'effettiva esistenza del Tempo...” fece cenno a Jamiel di andare via “... si racconta” avvicinandosi a Talia “che donna Ximena attirò in un giardino con uno sguardo, durante il loro primo incontro, Rui Diaz... e voi, Analopel? Voi perchè mi avete attirato in questo giardino? Perchè volevate farvi seguire? Per chiedere protezione? Per voi e per la vostra famiglia? O forse solo per restare con me?” La fissò. “Analopel... la Perla d'Oro... ed è vero... racchiudete la bellezza di due mondi...” fece qualche altro passo verso di lei.
Jameil, invece, si era allontanato solo di pochi passi, fermandosi poi accanto ad una palma e restando a fissare quella scena.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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