Ad un tratto a Gurenaiz e a Parsifal apparve una figura.
Era Clio.
Nel vederla Gurenaiz restò fermo e in silenzio.
Come chi vede qualcosa dopo averla immaginata, pensata e sognata da sempre.
Poi a quelle parole di lei si scosse.
Si sedette sotto la grande palma che si trovava nel cortile e cominciò a tirare dei sassolini contro il muro.
“Già, il grande giorno...” disse fissando i sassolini che rotolavano “... peccato che nessuno si decida a dirci in cosa consista la cosa che rende così speciale questo giorno...” fissò allora Clio “... ho navigato molto e ho udito molte leggende... come quella di un pirata che si innamorò di una principessa... e per amor suo rischiava ogni volta, pur di vederla, di farsi catturare e giustiziare... ma per dichiarare il suo amore, narra la leggenda, a lui non servirono parole... perchè lei riuscì a leggere nel suo cuore e nel suo pensiero... già... agli uomini non sempre riesce, pare... ma una donna può davvero leggere nel cuore e nella mente dell'uomo innamorato di lei...” allora si alzò e si avvicinò alla ragazza “... io vi porterò via da qui... ve lo prometto...” le sussurrò piano.