I loro occhi si incontrarono e un senso di sicurezza, seppur velata, avvolse Clio.
“Basta...” disse lui a voce bassa “... non dite altro... non è stata colpa vostra...” arrivando a sfiorarle la mano “... e non sono venuto fin qui per vedere i vostri bellissimi occhi velarsi di lacrime...” tentò di avvicinarsi ancor più a lei, ma qualcosa lo fece desistere.
“Cosa ci fai qui?” Arrivando Boyuke e fissando Clio. “Chi ti ha detto che potevi uscire dalla tua camera? Forse abbiamo fatto un errore a toglierti le catene.”
“Non stava facendo nulla di male, la ragazza.” Intervenne Gurenaiz.
“Non sto parlando con te.” Con astio Boyuke.
“Ma sono io che parlo a te.” Replicò l'olandese. “La ragazza non rammentava i nostri nomi ed io stavo per ripeterli.”
Boyuke lo fissò.
“Daiser...” continuò Gurenaiz e sempre fissando Clio “... Daiser è il mio nome e Casaran è quello del mio amico.” Indicando Parsifal che era dietro di lui.
“Andiamo ora.” Ordinò Boyuke a Clio.
“Sei il suo Angelo Custode o cosa?” Domandò con velato sarcasmo Gurenaiz.
“Tu mi piaci sempre meno!” Esclamò Boyuke. “E forse meriteresti una bella lezione!”
“Vuoi darmela tu?” Con aria di sfida l'olandese.
“Perchè no...” portando una mano sul pugnale Boyuke.
“Una nave si avvicina!” Avvertì all'improvviso uno dei bucanieri che arrivava dal porto. “E' una nave pirata!”
“Pirata?” Ripeté Boyuke. “Meglio avvertire il capitano.”
E corse da Giuff.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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