Scesa nel salone, Cheyenne si accorse che il colonnello non era ancora giunto.
“Quelle come te” disse all'improvviso una voce proveniente da uno dei divani posti verso il camino “sanno dunque anche parlare agli animali?” Era Sesc che stava steso su quel divano, con le braccia dietro la nuca ed un piccolo cuscino sul viso. “Come ci riuscite? Con formule magiche?” Scosse il capo e il cuscino cadde a terra, liberando il suo viso.
Fissava Cheyenne con aria di sfida ed un sorriso beffardo era stampato sul suo volto.
“Sei anche una strega?” Continuò. “Magari hai fatto un incantesimo al vecchio colonnello, facendolo così infatuare, vero? Immagino miri al suo denaro. Beh, sai che dovresti essere più accomodante anche con me? E non fare come prima, quando mi hai fatto imbizzarrire il cavallo? Io sono il suo unico nipote e tutto questo” indicando la casa “un giorno potrebbe essere mio. E magari, se fai la brava... chissà, potresti avere i tuoi vantaggi...” rise in modo ambiguo “... dimmi, strega, stanotte vuoi che lasci la porta della mia stanza aperta? Così che tu possa venirmi a trovare?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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