La Santa Rita sbarcò così a Portuga.
L'isola era in festa, con luci che scintillavano sulle chiare acque del porto e suoni che salivano, trasportati dal vento che accarezzava le alte palme, fin quasi al cielo.
Qui, Guisgard diede licenza ai suoi uomini di spendere e divertirsi come più garbava loro, ricompensandoli così della fedeltà e del valore mostrato in battaglia.
La locanda più famosa era la Lampara dei Mari, ritrovo per contrabbandieri e filibustieri.
La stessa locanda dove avevano trovato alloggio anche Giuff e i suoi uomini.
E quella sera l'atmosfera era più gaia del solito.
Il rum scorreva a fiumi, la musica inebriava e carne e pesce riempivano le tavole dove i filibustieri si abbandonavano ad ogni genere di svago e piacere.
“Avanti, cavaliere25...” disse Rynos dopo il sesto o settimo bicchiere di rum “... perchè non scegli una bella ragazza da far divertire stanotte?”
“O magari che sia lei a far divertire te!” Esclamò Emas, azzannando una monumentale coscia di capretto.
Ad un tratto un pirata della ciurma di Giuff prese il suo boccale e invitò i suoi compagni a brindare con lui.
“Viva il capitan Giuff!” Gridò e tutti i suoi gli fecero eco.
“Viva il capitan Guisgard!” Alzandosi allora Rynos e invitando anche i suoi a brindare.
E nessuno dei suoi compagni si fece pregare per partecipare a quel brindisi, abbandonandosi poi tutti insieme ad una grassa risata per aver surclassato con le loro voci il brindisi della ciurma del Gufo Nero.
“Finalmente incontro il famoso capitan Guisgard.” Avvicinandosi Giuff a Guisgard. “Sono mesi che ormai sento parlare di voi e dei vostri uomini. Posso dire che in tutto il Flegeeo non si sente che parlare dell'indomabile Sparviero Nero.”
“Davvero?” Fissandolo e sorridendo Guisgard. “Non pensavo di essere così famoso.”
“Altroché!” Esclamò Giuff. “In tutto il Flegeeo non c'è un pirata che mi stia alla pari! Eccetto voi!”
“Si, conosco la vostra fama, capitano...” fissandolo Guisgard “... conosco le vostre gesta...” aggiunse con tono quasi sarcastico.
“Allora direi di brindare a noi due, caro capitano!” Disse Giuff. “Ai due più temibili pirati di tutto il Flegeeo!” Lasciandosi poi cadere fra le braccia di una bella prostituta.
“Massì...” annuì Guisgard, per poi prendere un bicchiere e riempirlo con del rum “... del resto un brindisi non ha mai ucciso nessuno...”
“A noi due allora!” Ridendo Giuff.