Sesc si portò una mano sul viso e cominciò ad accarezzarsi la guancia appena colpita da Cheyenne.
“E' una carezza per me questa...” disse con quel suo sorriso di indifferenza “... ho sentito dire che le selvagge sono più passionali delle nostre donne e volevo accertarmene di persona...” la fissò “... e comunque non ho commesso alcun oltraggio... sei una schiava no? Una concubina... ed io qui un giorno sarò il padrone... come vedi ho solo assaggiato ciò che un giorno sarà mio... e togliti quella fierezza che ostenti tanto, perchè infondo sei solo una serva... e smetti anche di apparire offesa... tanto so che ti è piaciuto...” voltò le spalle e si diresse verso la porta fischiettando “... ah, dimenticavo...” fissandola di nuovo “... stanotte l'aria è deliziosa e resterò in giardino a fissare le stelle... magari ti interessa...” rise di gusto ed uscì dalla stanza.
Poco dopo giunse il colonnello.
“Vedo che sei già scesa.” Disse fissando Cheyenne. “Spero di non averti fatto attendere troppo.” E ordinò ai servi di portare la cena in tavola.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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