“Avanti, tocca a voi, capitano.” Disse Giuff a Guisgard. “Il primo che sbaglia, perde il premio.”
“Alè!” Fece la bella prostituta francese, lanciando poi in aria la moneta.
Guisgard allora prese la mira e la centrò in pieno con la sua pistola.
“Bel colpo, no?” Ridendo il corsaro.
“Oui, capitano!” Esclamò la francese. “Ora tocca a voi!” Voltandosi verso Giuff.
“Lancia, sono pronto!” Fece il Gufo Nero.
La donna lanciò un'altra moneta e subito il pirata sparò con la sua pistola, mancando però il bersaglio.
“Oh...” rammaricata la donna “... mancato!”
“Accidenti...” scuotendo il capo Giuff “... ho perduto! Beh, allora il premio è vostro, capitano!” Baciando la bella prostituta e poi spingendola nelle braccia di Guisgard.
“Lancillotto e Ginevra!” Disse Guisgard, restando poi a fissarla con un sorriso compiaciuto. “E ora? Come la mettiamo? Mi dai la vittoria?”
“Ma niente affatto!” Esclamò lei. “Sono ancora in gioco! E rilancio con Tristano e Isotta!”
“Mmm...” fissandola lui “... vedo che sei un osso duro... allora io dico... Teseo e Arianna!”
“Beh...” alzando un sopracciglio lei ed assumendo un'aria vagamente dubbiosa “... in verità è Arianna che merita un posto tra i celebri amanti, non lui... Teseo era un gran farfallone.”
“Oh, avanti, miss so tutto io, non divagare!” Replicò Guisgard. “Ti ricordo le regole... il primo fra noi che non riesce a trovare una coppia di celebri innamorati perde!”
“Ricordo perfettamente le regole, mio caro.” Fece lei. “Sottolineavo solo un'ovvietà, ossia che Teseo era un farfallone. E della peggior specie.”
Guisgard rise.
“E se tu lo neghi, allora vuol dire che lo sei anche tu!” Aggiunse lei.
“Cosa? Un eroe mitologico praticamente invincibile?” Sorridendo lui.
“No, un farfallone!” Sbottò lei. “Ed ora lasciami pensare alla mia risposta... dunque...”
Lui la fissava continuando a sorridere.
“E non tentare di distrarmi, Guardiamarina!”
“Ti sto solo guardando, Gioia mia.” Disse lui. “E' vietato? Anche perchè oggi quella frangetta che ti sei accomodata sulla fronte la trovo irresistibile!”
“E' vietato tentare di distrarre il proprio avversario!” Rispose lei. “Comunque, mi spiace per te, ma dico... Perseo ed Andromeda!”
“Accidenti...” scuotendo il capo lui “... ma ci sono ancora altre coppie? Ne avremo dette perlomeno una dozzina a testa...”
“Ti arrendi?”
“Io? Affatto!” Esclamò lui. “Mi chiedevo solo se ci fossero ancora innamorati da qualche parte fra mitologia e Amor Cortese...”
“Che delusione!” Sorridendo lei. “Tu che ti vanti di essere il più romantico, un cavaliere d'altri tempi, tutto amore e cortesia, battuto da una piccola dama!”
“Ah, è così?” Con sguardo di sfida lui. “Allora vediamo un po'... ecco, ci sono! Sei pronta? Io dico... Pietro ed Eloisa!” Con soddisfazione lui. “Come la metti ora? Ti arrendi?”
“Mai!”
“Ah, ma non abbiamo parlato della posta in palio... cosa spetta al vincitore?”
“Sceglierà lui... o lei...”
“Interessante!” Facendole l'occhiolino Guisgard.
“Ora però lasciami pensare...” tornando a concentrarsi lei, mentre lui continuava a fissarla sorridendo.
“Allora...” sempre pensierosa lei.
“Non siam pescatori, non siam marinai, nei gelidi mari del Nord...” cominciò a canticchiare lui “... e tutte le sere andiamo a vedere le bianche scogliere di Dover...”
“La smetti?” Contrariata lei.
“Di fare cosa?”
“Di fare quello che stai subdolamente tentando di fare!”
“Non posso guardarti, né commentare la tua frangetta” fece lui portandosi le braccia dietro la nuca “e ora neanche cantare... insomma cosa vuoi che faccia?”
“Non stavi cantando, ma solo tentando di distrarmi!” Rispose lei. “E voglio che tu smetta di farlo, imbroglione!”
Lui rise di gusto.
“Ecco!” Imbronciata lei. “Ora vediamo se riesco a giocare tranquilla... dunque... si, ci sono! E stavolta non potrai replicare!”
“Sentiamo...” curioso lui.
“Allora, dico...” soddisfatta lei “... Admeto e Alcesti!”
“Uh...” fece lui “... sembra un colpo decisivo alla gara...”
“Si, lo sapevo!” Raggiante lei. “Sapevo che avrei vinto io!”
“Oh, non cantare troppo presto vittoria...” mormorò lui “... ho ancora un asso nella manica...”
“Quale?”
“Beh, una coppia irraggiungibile...” fissandola lui “... una coppia che non ha nulla da invidiare a tutte quelle che abbiamo detto... e se anche la loro storia non è stata ancora narrata da qualche poeta o romanziere, lui non ama la sua amata meno di quanto Perseo amasse Andromeda, Lancillotto Ginevra o Tristano Isotta...”
I suoi occhi chiari sembravano aver catturato tutti i giochi di luce di quel luminoso pomeriggio.
“Quale coppia?” Chiese lei.
“La coppia più bella di tutte...”
“Dimmela...”
“E avrò il mio premio?”
“Si, se stai dicendo il vero...” annuì lei.
“Pour nous, mon beau capitaine...” sussurrò la donna, allontanando da Guisgard quel lontano ricordo.
“Un'altra volta magari...” accarezzandola lui.
“Oh, mais pourquoi?” Delusa lei. “Che uomo siete? Non vi piaccio?”
“Sono di quegli uomini che piacciono a te...” sorridendo lui “... quelli ricchi...” e le diede un sacchetto di monete.
“Oh, merci!” Prendendo il sacchetto lei.
Guisgard allora si alzò e si avvicinò ad una delle finestre, restando a fissare il mare blu e così chiaro di luci e riflessi.