Discussione: Enigmi a Camelot
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Vecchio 08-11-2012, 18.31.29   #1095
Guisgard
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Il particolare genere letterario del Conflitto fu molto diffuso nel Medioevo e riscosse un grande successo soprattutto nelle nobili e raffinate corti di Capomazda.
Il Conflitto può presentarsi in versi o in prosa ed è strutturato in forma dialogica, dove due contendenti (persone reali, oggetti, concetti astratti, personificazioni di sentimenti, ecc.) si sfidano lodando i propri pregi e denigrando i difetti dell'antagonista.
La disputa può concludersi con la vittoria di uno dei contendenti, o in parità.
In certi casi compare anche un elemento esterno, con funzioni di vero e proprio arbitro, che giudica alla fine l'esito della contesa.
Vediamo così Conflitti di tutti i tipi, in cui si sfidano i temi più vari e discussi, sempre cari alle aristocratiche corti capomazdesi.
Uno dei Conflitti più celebri è “Il Contrasto di Adeliade e Angelica”, che fu tra i più letti e rappresentati nei castelli e nei palazzi della nobiltà di Capomazda.
Protagoniste sono appunto due ragazze, Adeliade, passionale e vivace, da un lato e Angelica, riservata e timorosa, dall'altro che discutono se è da preferirsi come amante (da intendersi nel senso cortese del termine, ossia amato, innamorato) un cavaliere o un poeta.
La prima afferma che il titolo di amante ideale spetti al cavaliere, mentre la seconda ritiene che un poeta sia il più degno fra coloro che una ragazza possa scegliere di amare.
E mentre discutono giungono due figure che si rivelano poi essere proprio un cavaliere ed un poeta.
Le due ragazze decidono allora di sottoporre i due nuovi arrivati ad un enigma, per testare il loro valore.
Si avvicinano così ai due giovani e Adeliade chiede loro di sfidarsi in tale agone.
I due accettano e la ragazza comincia a recitare:

“Può vedersi in mare.
Può avere valore religioso.
Si studia in più di una materia.
Può essere composto da un arco.
Può avere varie forme e dimensioni.”

Ma, stupendo le due ragazze, sia il cavaliere che il poeta riescono a dare la risposta giusta all'arcano.
Poi, salutate le due, entrambi si recano delle rispettive amate.
E mentre Adeliade e Angelica ancora discutono, ecco che compare loro messer Amore.
Egli spiega così che il valore di un amante non si riconosce dal suo censo o dal suo ruolo, ma dall'amore che è in grado di provare.
Ciò che conta, spiega Amore alle due, è essere innamorati, poiché solo l'innamorato è capace di compiere qualsiasi impresa.
La dimostrazione sta appunto nel fatto che entrambi i due giovani, il cavaliere ed il poeta, sono innamorati delle loro donne e per questo hanno poi vinto l'arcano.

E voi, dame e cavalieri di Camelot, riuscite a risolvere l'arcano di oggi?

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