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Vecchio 09-11-2012, 02.19.22   #736
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La nave proseguiva col vento in poppa, i pennoni di bompresso alti e gonfi e una spumosa scia, sferzata dai vermigli riflessi del Sole, si liberava, tra il bianco e il rubino, dietro di essa.
Il litorale di Las Baias, tra macchie verdeggianti e brulli pendii arsi dal Sole e battuti dal vento, pian piano diveniva sempre più indefinito, passando dal verde vivo all'azzurro incerto, fino a sfocarsi e poi sparire nella foschia lungo l'orizzonte.
Sul ponte c'era un continuo via vai di marinai e mercanti, ognuno impegnato con le proprie mansioni a bordo.
Blind si era accorto della malinconia di Talia e per questo aveva cortesemente rifiutato l'invito del comandante della nave ad ammirare la sua collezione di vini, ciascuno acquistato in una località diversa e battuta dai suoi innumerevoli viaggi.
Come detto, Blind era uno degli avvocati della Compagnia e vantava fama di uomo rispettabile e stimato.
Anche ad Amsterdam riscuoteva consensi, sia a corte, sia fra la gente comune.
Aveva circa sessant'anni, ma il modo sicuro di apparire, il passo deciso, la risolutezza dei modi e una certa fierezza che contraddistingueva la sua figura conferivano a questo personaggio un senso di autorità vera, che il più delle volte diveniva sincera ammirazione nei suoi interlocutori.
“Sapete...” disse rivolgendosi alla ragazza “... fino a qualche anno fa, tre per la precisione, ho servito sua maestà e svolto il mio lavoro di collaborazione per la Compagnia presso il distaccamento di Amsterdam, dunque in patria, ma sempre immaginando con un certo timore la vita quaggiù nel Nuovo Mondo...” sorrise “... si, insomma, sentivo parlare di febbri tropicali, insetti velenosi, acque poco sicure e costumi rozzi e violenti. Ma poi, trasferendomi e vivendo nelle Flegee, mi sono in realtà accorto che tutto qui è straordinariamente vivo, libero e bello. Come un mondo a parte, fatto di giornate calde e colorate, notti limpide e incantate, il tutto in uno scenario dai contorni fiabeschi e avventurosi. E vi dirò, anche se ora mi scambierete per uno dei tanti adulatori che vivacchiano a corte, che mi incuriosiva conoscervi.” Rise. “Oh, non fraintendete, potrei essere vostro padre. Si, conoscervi, milady. Infatti mi avevano parlato di una bellissima ragazza olandese, senza però, in principio, catturare più di tanto la mia curiosità. Forse le bellezze pallide, pensavo, sono piuttosto rare laggiù e per questo avranno ecceduto nelle descrizioni di quella ragazza. Soprattutto poi quel soprannome con cui i flegeesi usavano chiamarvi... la Perla d'Oro. Ma ora, conoscendovi, posso senza dubbio dire che mai epiteto fu più appropriato per descrivere una bellezza femminile.” Sorrise ancora. “Ma ora la smetterò di annoiarvi e di mettervi a disagio, milady. Perdonate poi se mi permetto... ma apparite stanca... posso consigliarvi di scendere nella vostra cabina per riposare? A Minisclosa, se continueranno a sostenerci questi venti favorevoli, arriveremo solo domani, per cui un buon riposo vi farà solo del bene nel frattempo. Ed io, senza dubbio, mi sentirei più sollevato nel vedervi serena e tranquilla.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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