Ad un tratto Cheyenne sentì qualcuno che la strattonò con vigore.
“Svegliati...” disse uno di quegli uomini che l'avevano catturata “... alzati, dobbiamo andare.”
La prese con forza e le mise un bavaglio alla bocca.
“Prova a fare la furba” mormorò “e giuro che ti sfigurerò per sempre, chiaro?”
Nella grotta vi erano altri tre e tutti e cinque, la ragazza e i quattro uomini, lasciarono allora quel luogo.
Attraversarono la fitta vegetazione tropicale, spintonando Cheyenne, che oltre al bavaglio aveva anche le mani strette ad una catena.
Risalirono così a piedi l'altra sponda del lago, prendendo poi un piccolo sentiero che poco dopo li portò, attraverso una piccola galleria naturale, dall'altra parte del promontorio e dunque sul mare.
Qui vi era un piccolo battello ad attenderli.
E sul battello vi era il capo della banda, con Gon sulla sua spalla.
Ad un tratto sul ponte del battello apparve Sesc.
“Ottimo lavoro, anche stavolta.” Disse il capo della banda, per poi dare delle monete al giovane. “Tra un mese ritorneremo.”
“Per allora” sorridendo Sesc “il vecchio colonnello avrà qualche nuova schiava ed io ve la porterò.” Contò le monete. “Però, ad essere sinceri, queste sono poche... lei non è una schiava come le altre” facendo segno a Cheyenne “ma è la nipote del vecchio. Voglio almeno il doppio.”
“I patti erano questi.”
“Ed ora invece voglio cambiarli.” Replicò Sesc. “Altrimenti racconterò tutto al colonnello.”
“D'accordo...” annuì il capo della banda “... ma questa è l'ultima volta che cambio gli accordi...” cominciò allora a contare altre monete, con Sesc che aveva gli occhi fissi su quel denaro.
E approfittando della situazione, un altro della banda arrivò alle spalle del giovane e lo strangolò con un filo di ferro, buttando poi in acqua il suo corpo.
“Sciocco...” con disprezzo il capo della banda “... non amo i furbi...”
Poco dopo il battello partì.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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