Il cielo era limpido e nero, una fredda brezza notturna mi accarezzava il viso, asciugando le lacrime che, imperterrite, mi scendevano sul viso.
Un rumore improvviso mi destò dai miei pensieri. Mi voltai di scatto.
"Ehi.. Sono solo io... Alice mi ha detto che ti avrei trovato qui.. Che ci fai tutta sola?"
Non risposi, non volevo che mi vedesse in quello stato.
"Ma... Stai piangendo.." Continuò lui facendosi più vicino "..è .. è colpa mia?"
Scossi la testa, sospirando.
"No.." Tentando di controllarmi ".. Figurati.. Ho un altro paio di fidanzati che partono per le Flegee domani..." Dissi muovendo la mano in un gesto di stizza.
"Su, su non fare così.." Sussurrò John abbracciandomi.
"Cos'è non ti fidi di me?" Continuò sorridendo "sai che non potrei amare nessun'altra.. Il mio cuore è stato tuo fin da quando eravamo ragazzi, fin dalla prima volta in cui sei entrata nella bottega di mio padre.. Ricordi?"
"Potrei mai dimenticarlo?" Dissi abbandonandomi a quell'abbraccio, così dolce e inviolabile, pregando che il mattino non arrivasse mai.
Il mio corpo fu trasportato sulla terra ferma. Guerenaiz e il suo Guardiamarina vegliavano su di me. Ma il veleno era potente e il mio sonno, assai profondo.
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