“Si, mi hanno portato un po' di frutta ed una ciotola d'acqua...” disse la ragazza a Cheyenne “... le frustate? Si, ancora mi duole la schiena, ma la paura a tratti mi fa dimenticare il dolore...” ormai non piangeva più e sembrava essersi rasserenata “... io sono Cattolica...” mormorò “... conosco una canzone che la madre superiora ci faceva sempre cantare al mattino come preghiera giornaliera...”
La ragazza, a bassa voce, cominciò ad intonare quella canzone.
Dopo un po' si addormentò, lasciando allora Cheyenne con le sue preghiere per i suoi dei.
Giunse allora l'alba ed il nuovo giorno.
La luce del Sole penetrò in quella prigione e poco dopo un uomo entrò.
“Ecco la tua colazione.” Mormorò. “Mangia tutto, chiaro?” E posò davanti a Cheyenne del latte ed un frutto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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