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Vecchio 20-11-2012, 03.47.24   #941
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Talia e Blind si trovavano in una cabina che fungeva da prigione.
L'avvocato osservava il mare da un piccolo oblò, immobile e senza dire nulla.
“Non siate in pena, milady...” disse poi voltandosi verso Talia “... forse ora ci scambieranno con il riscatto... probabilmente non intendono più separarci...” si avvicinò alla ragazza “... che strano individuo quel pirata...” mormorò “... non saprei giudicarlo... aveva un accento inglese ed i suoi modi, non so, tradivano un animo inquieto... e poi quello strano discorso che vi ha fatto... non vorrei essere incauto, ma vedendolo non ho potuto fare a meno di pensare quell'altro pirata di cui vi avevo accennato, quell'ufficiale inglese ammutinatosi e poi divenuto corsaro...”
Ma proprio in quel momento due bucanieri entrarono nella stanza.
“Il capitano vuol vedervi.” Disse Emas. “Non voi.” Fissando Blind che si era fatto avanti. “Milady è attesa.” Fece allora segno a Talia di seguirli.
“Non potete...” mormorò Blind.
“Ordini del capitano.” Fece Emas. “E i suoi ordini non si discutono.” E portarono via Talia, conducendola nella cabina del capitano.
La ragazza si ritrovò così da sola in quella sfarzosa stanza.
Velluti, sete e tessuti di broccati, tutti di gran pregio, ornavano le pareti, con a terra tappetti di Persia, del Catai e delle Indie, sfolgoranti d'oro e d'argento.
Intorno vi erano mobili, sedie e un tavolo intarsiati di avorio, giada e madreperla, con fregi d'agata e corallo, sui quali vi erano bottiglie e calici di purissimo cristallo, con vini, liquori ed elisir dai colori caldi e profondi.
Ovunque poi si vedevano lampade d'oro, vasi di preziosa porcellana del Giappone, icone sacre russe e scrigni ricolmi di orecchini, bracciali, pendagli, medaglioni, smeraldi, zaffiri, rubini e diamanti.
Sul soffitto, ad illuminare l'ambiente, vi era una lampada dorata, i cui riflessi scintillavano tutt'intorno.
Ad un tratto Talia udì dei passi.
Un attimo dopo la porta si aprì.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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