Mi svegliai di soprassalto... la nave stava virando violentemente e, per questo, per poco non caddi dal divanetto.
Mi alzai, appoggiandomi alla parete per restare in piedi... ero ancora molto scossa per ciò che era successo, e le parole di Guisgard continuavano a vorticarmi in mente, la rabbia con cui le aveva gridate, in modo in cui mi aveva scossa e poi attratta a sé... mai prima di quella volta l’avevo visto in quello stato, mai.
E, a quei pensieri, di nuovo prese a battermi forte il cuore...
mi ammonii per questo.
La nave di nuovo sobbalzò quando un’onda traversa la percosse sulla chiglia, mentre terminavamo quella brusca virata... e di nuovo dovetti appoggiarmi alla parete.
Esitai solo un attimo... mi aveva lasciata lì, pensai: quelle parole fredde, quelle allusioni, quel bacio... e poi mi aveva lasciata lì quasi fossi uno dei suoi stupidi tappeti, o un’inutile oggetto da decoro... fui colta da rabbia, dunque, e da una sorta di istinto ribelle...
e così, senza pensarci su neanche un po’, mi diressi verso la porta della cabina e la spalancai con irruenza, per poi uscire nel corridoio che mi trovai davanti.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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