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Vecchio 23-11-2012, 20.57.15   #1017
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard era sul ponte della sua nave, con lo sguardo cupo e rivolto verso un vuoto quasi incolmabile.
Fissava il mare, ma forse i suoi pensieri, bui e inquieti, vagavano ben oltre quello sterminato confine.
I suoi uomini erano impegnati nelle normali manovre di navigazione, ma tradivano agitazione e timore per quell'incomprensibile ordine che il loro capitano aveva dato.
“Voglio tornare a casa.” Disse all'improvviso qualcuno, destando Guisgard dalle sue inquietudini. “Hai capito? Portami a casa, o ti farò punire da mio padre!”
“E tu cosa ci fai qui?” Sorpreso il corsaro nel ritrovarsi accanto la piccola Maraiel con in mano la sua bambolina. “Dovresti essere con Cavaliere25!”
“Voglio tornare a casa.” Ripeté la bambina. “Dal mio papà.”
“Non è posto per te questo.” Prendendola in braccio lui. “E le bambine a quest'ora dormono.”
“Mettimi giù!” Urlò Maraiel. “Mettimi giù o ti farò frustare!”
Guisgard scese allora sottocoperta, entrando poi in una cabina vuota. “Ecco, ora resterai qui e farai la brava bambina. Altrimenti perderò la pazienza con te.”
“Voglio tornare a casa!”
“Ora invece dormirai qui.”
“No!”
Tentò allora di dimenarsi, ma il corsaro la tenne ferma sul letto.
“Non voglio dormire qui da sola!” Esclamò la piccola. “Ho paura!”
“Ci sono io.” Fissandola lui. “Su, ora dormi. Resterò io qui a farti compagnia.”
“Non ti voglio!” Fece la bambina. “Sei antipatico!”
“Eh, sembra che oggi non abbia fortuna con le ragazze.” Sorridendo Guisgard.
“E poi il mio papà mi racconta sempre una storia ogni sera per farmi dormire.”
“Beh, anche io ne conosco di storie, sai?”
“Non è vero!”
“Scommettiamo?” Accomodandole il cuscino e mettendola sotto le coperte. “Ne conosco una davvero speciale. Pensa è tra le mie preferite. Vuoi ascoltarla?”
“No!”
“C'era una volta un cavaliere” cominciò incurante lui “che vagava da contrada in contrada in cerca di avventure...”
“Tanto non ti sento!”
“E un giorno vide una bellissima principessa...” sorridendo lui “... oh, era davvero la donna più bella mai nata e lui se ne innamorò perdutamente...”
“Com'era la principessa?” Chiese lei.
“Era bella.” Rispose il corsaro. “Bella come...” fissò la bambola che la bambina stringeva a sé “... bella come questa bambola.”
“Non ha ancora un nome, sai?”
“Allora domani, quando ti sveglierai, ne troveremo uno bellissimo tutto per lei.”
“Si...” annuendo la bambina “... continua a raccontare la storia ora...”
“Innamoratosi, quel cavaliere però, essendo povero, decise di andare dal suo re e chiedere il compenso per i suoi servigi... maestà! Disse al sovrano. Ti ho servito con fedeltà e ora ti chiedo la mia giusta ricompensa, affinché possa sposare la donna che amo. Il re annuì e gli donò un fiore. Il cavaliere restò deluso, ma il re gli spiegò che nel regno era giunta una carestia e tutto era andato in fumo. Egli stesso non aveva altro che quel fiore. Così, a malincuore, il cavaliere partì con quel suo dono. Lo fissava spesso sconsolato, ben sapendo di non poter mai ambire alla mano della principessa possedendo solo quel fiore. Ma, ad un tratto, per magia, quel fiore parlò...”
“Parlò?” Meravigliata la bambina.
“Si... sono il tuo fiore e ti aiuterò a realizzare il tuo sogno più bello. Disse quel fiore.”
“Che fiore era?” Domandò Maraiel.
“Una margherita.” Rispose Guisgard.
“Continua...”
“Mi aiuterai? Stupito il cavaliere. E come? Sfogliami e vedrai, cavaliere! Rispose la margherita...”
“Papà...” cominciando ad addormentarsi la bambina “... ti voglio bene...”
Guisgard sorrise e le rimboccò le coperte, per poi continuare a raccontare la storia.
Intanto, dall'altra parte degli alloggi, Talia era decisa ad incontrare Guisgard.
Il pirata di guardia alla cabina in cui si trovava Blind, cercò di fermarla, ma la ragazza appariva determinata.
Salì così in coperta, nel bel mezzo delle manovre che l'equipaggio della Santa Rita stava svolgendo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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