Lin, a quelle parole di Altea, divenne ancor più inquieto.
“Ero solo un bambino...” disse alzandosi e avvicinandosi al mare “... viaggiavo con i miei genitori verso queste terre... ad un tratto qualcuno sul ponte della nostra nave gridò... non compresi subito, ma poco dopo fummo attaccati... erano pirati... uccisero tutti gli uomini dell'equipaggio e stuprarono le donne... io e mia madre eravamo chiusi nella cabina e ricordo ancora le sue ultime parole... non aver paura... questo solo mi disse... un istante dopo entrarono e la portarono via... restai da solo, ma non avevo paura... chissà, forse l'incoscienza... dopo qualche ora, prima che i pirati affondassero la nave, giunse una fregata... attaccò i pirati e inabissò la loro nave... riuscirono a trarmi in salvo... e mentre li attendevo, con l'acqua che penetrava da tutte le parti, cominciai a provare paura, mancando a quanto promesso a mia madre...” scosse il capo “... ora sapete perchè odio a morte i pirati...”
Ad un tratto, però, qualcosa scosse il silenzio che li avvolgeva.
Dei forti boati.
"Cosa sta succedendo?" Stupito Lin. "Sembrano colpi di cannone..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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