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Vecchio 27-11-2012, 04.12.54   #1065
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Scena XII: Il Mortaio Settimiue


“Il Forward aveva un cannone calibro 16 che dominava la prua, ed essendo montato su di un perno poteva essere puntato ovunque.”

(Jules Verne, Viaggi e avventure del Capitano Hatteras)



A Las Baias, come avvistato dalla Santa Rita, stava accadendo qualcosa.
Nel porto erano penetrate tre navi, una delle quali, più staccata dalle altre due, di notevoli dimensioni.
Sul molo vi erano diverse guardie, oltre al governatore, l'ammiraglio Guidaux e Musan, insieme ad un altro individuo.
“Allora, senor Gaytan...” disse Musan a quest'ultimo “... vogliamo mostrare la vostra meraviglia a sua eccellenza?”
“Subito.” Annuendo Gaytan.
Lo spagnolo fece allora cenno ai soldati e fu sparato un colpo di moschetto in aria.
Una delle navi virò in modo che guardasse il molo da prua e i marinai sul ponte mostrarono un mastodontico cannone.
Nel vederlo il governatore e l'ammiraglio restarono meravigliati.
Sull'altra nave c'erano diversi uomini sul ponte, tutti legati con catene fra loro.
“Ora, miei signori...” fece Musan “... osservate con attenzione quella nave carica di schiavi e galeotti...”
“Cosa accadrà?” Chiese il governatore.
“Diciamo” sorridendo Musan “che con un sol colpo guadagneremo tempo e danaro.”
“Tempo e danaro?” Ripetè il governatore.
“Si, quello che occorre, con tutte le spese e i preparativi, per giustiziare o eliminare galeotti e schiavi...” spiegò lo spagnolo.
“Cosa avete in mente?” Incuriosito il governatore.
“Presto lo saprete, eccellenza.”
“Come siete misterioso, amico mio...”
“Vi ho mai deluso” fissandolo Musan “con le mie sorprese, eccellenza?”
“No, mai.”
“Bene.” Annuendo lo spagnolo. “Procediamo!” Ordinò.
Di nuovo un colpo di moschetto e il gigantesco cannone sulla nave sparò tre bordate verso quella con i galeotti e i servi, sfondandone lo scafo e facendo scoppiare subito un incendio a bordo.
Dopo pochi minuti lo scafo, danneggiato e avvolto dalle fiamme, si spezzò in due, per poi inabissarsi.
Solo pochi tra quei galeotti e quegli schiavi riuscirono a liberarsi e a trovare salvezza in acqua.
La maggior parte di loro morì atrocemente intrappolata sulla nave.
“Grandioso!” Urlò entusiasta il governatore. “Mai visto nulla di simile!”
“Che arma è mai quella?” Chiese Guidaux, anche egli sorpreso. “Ha affondato una nave con solo tre cannonate!”
“Si tratta di un mortaio unico.” Disse Musan. “Un'arma che neanche le potenze navali europee posseggono. Vero, senor Gaytan?”
“Si.” Annuendo questi. “L'ho costruito io stesso, grazie alla mia esperienza maturata in anni trascorsi in Oriente, al servizio del Sultano di Costantinopoli.”
“E questo meraviglioso terrore bellico” fece Musan “possiede anche un nome, miei signori...”
“L'ho chiamato come la mia povera moglie morta in un naufragio...” disse Gaytan.
“Un cannone con un nome di donna!” Sorridendo il governatore.
“Si...” annuì Gaytan “... quello è il Mortaio Settimiue.”
“Il nostro mortaio” con occhi di fuoco Musan “spezzerà in due la Santa Rita. E stessa sorte toccherà anche all'Antigua Maria! Libereremo così questi mari dai pirati!”
“Fantastico!” Esclamò il governatore. “Voglio subito un modellino del Mortaio Settimiue nella mia collezione!” E rise di gusto, mentre i resti della nave abbattuta galleggiavano sulle acque rosse per il sangue delle vittime di quella terribile e funesta macchina di morte e distruzione.

Nel frattempo, sulla Santa Rita, Guisgard aveva dato ordini precisi.
Il corsaro aveva infatti deciso di sbarcare Talia e Blind con una lancia, rischiando così da solo un'eventuale cattura a Las Baias.
La ragazza, intanto, era sottocoperta, dove aveva incontrato la piccola Maraiel.
“Sono su questa nave da quando siamo partiti.” Disse la piccola. “Tu sei un'amica del capitano? Dove si trova ora? Aveva promesso di dare un nome alla mia bambola. Tu sai dove si trova ora?”
In quel momento scese anche Blind.
“Milady...” fissando Talia “... credo sia il caso di prepararsi... il capitano è deciso... ci porterà a Las Baias...”
Tutto questo mentre la Santa Rita navigava verso la costa e verso il suo destino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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