Lin fissò quella scena di morte e distruzione.
“Sono dei mostri...” disse “... inumani assassini...” strinse i pugni per la rabbia “... non posso accettare tutto questo...” e corse verso il porto.
Corse fino a raggiungere le guardie sul molo.
“Voglio parlare con sua eccellenza!” Fissando i militari.
“Non si può passare.” Rispose uno di quelli.
Lin allora tentò di passare con la forza, ma i soldati lo spinsero a terra, per poi puntargli contro i fucili.
“Cosa succede?” Arrivando Musan.
“Questo voleva passare senza permesso.”
“Chi sei?” Chiese Musan a Lin.
“Sono il maestro scelto da sua eccellenza.”
“Un uomo di lettere” fece Musan, per poi estrarre la spada “non impone mai la sua presenza con la forza...” e gli puntò contro la sua spada, mentre Lin lo fissava con rabbia.