La serva aiutò Clio ad indossare l'abito che lei stessa aveva scelto.
“Perdonatemi” disse alla ragazza “ma non mi è consentito parlare molto. Non so nulla circa il vostra arrivo qui. Io obbedisco solo agli ordini del signor Musan...” la fissò “... e vi consiglio di fare altrettanto...”
Le accomodò i capelli e poi la condusse fuori dalla stanza.
Lì c'era ad attenderla, tradendo una vaga impazienza, Musan.
“Quel vestito vi sta molto bene...” fissandola con un sorriso lo spagnolo “... quasi quasi vi preferisco anche così, con un vestito addosso...” fece un cenno alla serva e la congedò “... ora conoscerete l'ammiraglio Guidaux.” Disse a Clio.
Attraversarono un lungo corridoio, per poi accedere ad un androne, dove furono annunciati all'ammiraglio.
Questi stava in piedi davanti ad una finestra a fissare il porto.
“Signore...” fece Musan e subito Guidaux si voltò.
“E' lei la bella naufraga?” Domandò l'ammiraglio.
“Si, signore.”
“Bene...” annuendo Guidaux “... e vi ha già svelato la sua identità?”
“Inizialmente” sorridendo lo spagnolo “pensavo si trattasse di una sirena, ma poi mi ha detto di non esserlo...” fissò la ragazza “... e devo dire di esserne stato lieto... così, almeno, sappiamo che non è giunta qui in cerca di un fantomatico innamorato...” rise di gusto.
“Dunque, parlate.” Ordinò Guidaux a Clio, mentre Musan, estratto il suo pugnale, cominciò a giocherellare con il riflesso delle candele.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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