Maraiel seguiva con lo sguardo Talia mentre lavorava a quella stoffa.
La bambina teneva ferma la bambola, entusiasta e divertita, osservando con attenzione la ragazza e la cura con cui procedeva in quel suo lavoro.
“La mia bambola è una principessa.” Disse. “Anche tu lo sei?” Chiese a Talia. “Questa è la stanza di una principessa, vero?” Tornando a guardarsi intorno. “Anche io sono una principessa... il mio papà dice sempre che da grande sposerò un principe.”
Maraiel aveva la pelle molto chiara, i capelli di un castano pallido e gli occhi limpidi come le acque di un lago.
Guisgard le aveva fatto indossare, al posto dell'abitino strappato con cui era salita a bordo, un costume di vari colori, che aveva predato su una nave diretta verso il Mar della Cina e probabilmente destinato a qualche bambino dell'aristocrazia imperiale.
Poi la porta bussò e Talia disse di entrare.
“Milady...” rispose uno dell'equipaggio senza però aprire la porta “... perdonate si vi importuno... siamo quasi a Minisclosa e messer Blind vuole salutarvi prima di abbandonare la nave. Vi attende qui nel corridoio per salutarvi appena sarete pronta.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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