"Una schiava?" Dissi sorpresa. "E perché mai?"
Poi lo vidi alzarsi e avvicinarsi a me, con quella luce negli occhi.
Quella luce che avevo imparato a spegnere dagli occhi di un uomo molto tempo prima.
"..oh, no, Milord, vi prego.." Dissi in tono ironico. Quando fu vicino lo guardai con un ghigno.
Mi chiedeva di sparargli, la io non mi fidavo delle armi da fuoco, poteva benissimo essere scarica, ma la lama di un pugnale, quella si che ferisce.
Era in piedi davanti a me, io ero ancora seduta, mi facilitava le cose.
Sapevo che in quell'esatto momento non stava ragionando.
Nemmeno si accorse quando gli sfilai il suo splendido pugnale dalla cintura, essere rapida e fulminea era la mia specialità.
Affondai la lama nel cavallo dei suoi pantaloni. Non abbastanza per ferirlo irrimediabilmente, ma quanto bastava perché sentisse il sangue scorrere e, cosa più importante, il pericolo della mia lama. Dovevo solo girare a verso destra, e sarei stata l'ultima donna con cui avrebbe potuto fare il gradasso.
Mi chiesi quale follia mi trattenesse.
"Non avevate detto che le mie erano preoccupazioni inutili?" Dissi guardando lo con un sorriso.
"Si, lo so, lo so, i vostri ragnetti.. Ma se uno si avvicinerà a me, girerò il coltello ancora un po'..."
Con l'altra mano presi la pistola e la puntai contro di lui.
"..mi stavo giusto chiedendo se fosse carica.. Devo proprio provare?"
Sospirai ".. Ma si può sapere che avete nella testa? Ero stata chiarissima.. Abbiamo dei pirati da catturare... Mi avete dato un'uniforme.. Possibile che..." scossi la testa "Ora che vogliamo fare?"
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