Austus fu gentile... il suo tono era garbato e la voce cortese, e tuttavia quando prese il mio braccio e mi sospinse verso la scala che portava sottocoperta non potei non notare la presa salda ed un leggero gesto della mano, come chi non ammette repliche...
"Sì, mi ha affidata a voi..." dissi "Ma è stato prima che salisse là sopra... e, soprattutto, prima che scomparissero così... Ascoltate... non si sente neanche un rumore... eppure, dovremmo sentire dei rumori se stessero ispezionando una stiva vuota o delle cabine deserte... sbaglio?"
Lo guardai...
non riuscivo a comprendere del tutto il suo stato d'animo e questo, un po', mi turbava...
Proprio in quel momento, uno dei pennoni della nave misteriosa si staccò e piombò sul ponte, con un fragore assordante...
Sussultai.
"Sentite!" dissi, sfilando con un gesto secco il mio braccio dalla presa di Austus, che mi sembrava bene intenzionato a spedirmi sottocoperta "Sentite... non è mia intenzione esservi d'intralcio, né una seccatura... ma vi assicuro che siete ampiamente fuori strada se credete che scenderò tranquillamente in cabina mentre lui è ancora là sopra... sono stata chiara? Neanche se mi ci portaste a viva forza, lascerei questo ponte! Non finché Guisgard non tornerà sano e salvo!"
Gli lanciai un'occhiata decisa: non ero disposta a trattare su questo punto... poi gli voltai le spalle e tornai verso il parapetto, là da dove erano saltati sulla nave alla deriva.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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