...ma il frastuono delle macchine a vapore lo destò il suo sonno inquieto e quando si accorse di camminare in un giardino dei futili saluti non rimase ad ascoltare il fragore delle ugole ed il chiasso degli elementi. ...raccolse il suo pesante fardello, scosse il capo e mi sorrise amaramente tornando là da dove era venuto...oltre il paese delle brume, oltre le stelle, dentro un vascello di colori, cullati da uno specchio d'acqua calma che lo conduceva oltre la sua placida notte....
Addio Natale...
Taliesin, il bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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