Storm in quel momento afferrò le mani di Elisabeth.
“Calmatevi ora...” disse guardandola negli occhi “... calmatevi. Le tempeste qui, come i tradimenti, non sono diverse da tutti gli altri luoghi di questo mondo. Ora smettete di vedere nemici ovunque. Dimenticatevi di vostro padre e dei suoi sgherri. I nemici, diceva un mio vecchio compagno, sono come gli anni che ci portiamo dietro... aumentano sempre.” Sorrise. “Ora pensiamo alla vostra Ingrid.”
Ma proprio in quel momento si avvicinò qualcuno.
“Chi siete voi?”
“E' uno strano modo per presentarsi, non trovate?” Fissandolo Storm.
“Avete parlato della torre...” replicò l'uomo “... cosa ne sapete?”
“Abbastanza per farvi incomodare, a quanto vedo...”
“A che gioco giocate?”
“Nessun gioco...” rispose Storm “... non gioco mai quando c'è in ballo tanto denaro.”
“Denaro?”
“La taglia.” Disse Storm. “Fate finta di non sapere?”
“Chi è la donna?” Domandò l'uomo nel vedere Elisabeth.
“E' la mia socia.” Mormorò Storm. “Ora parliamo d'affari?”
“Seguitemi...” disse l'uomo e si avviò verso la scogliera.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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