Guisgard e Talia guardarono subito verso la porta, da dove era giunta quella luce improvvisa e videro una figura immobile a fissarli.
“Rynos.” Disse stupito Guisgard.
“Perdonatemi, capitano...” mormorò il bucaniere “... e anche voi, milady, ma venendo dal corridoio ho visto questa porta aperta e...”
“Non importa.” Fece il corsaro. “Piuttosto, dove eri finito? Ti ho chiamato fino a poco fa.”
“Ero dall'altra parte, dove ci sono gli alloggi dei marinai.” Rispose Rynos. “Questa nave è molto strana, capitano...”
“Degli altri hai notizie?”
“No, capitano.” Scuotendo il capo Rynos. “Li ho anche cercati, ma sembrano spariti. Spariti come tutto l'equipaggio di questa dannata nave.”
“Già...” mormorò lo Sparviero Nero “... comunque non possiamo andarcene senza chiamare Joao e Maras. E probabilmente alcune delle cime che ci tengono ancorati alla Santa Rita hanno ceduto. Io riporterò Talia a bordo e farò agganciare altre cime. Tu nel frattempo cerca gli altri.”
“Col vostro permesso, capitano...” fece Rynos “... preferirei non girare da solo su questa nave...”
“Va bene.” Annuì Guisgard. “Ti manderò qualcuno. Aspetta sul ponte.”
“Grazie, capitano.”
“Vieni, Talia, ritorniamo sulla Santa Rita.” Rivolgendosi Guisgard a Talia. “E ci porteremo questo ricordino.” Prendendo da terra il diario del capitano.
I due, così, ritornarono sulla Santa Rita.
“Guisgard, finalmente!” Nel vederli tornare a bordo Austus. “Allora, cosa avete scoperto?”
“Ben poco, amico mio.” Fissandolo il pirata. “Manda qualcuno su quella nave, in modo da aiutare Rynos a cercare gli altri.” Fissò poi Talia. “Gioia, sarai stanca... forse dovresti riposare... io sistemo alcune cose qui e ti raggiungo.” Le sorrise, accarezzandole poi il volto.
Nel frattempo, giù, nell'armeria, Cavaliere25 era giunto a prendere delle armi.
“Certo, fa pure.” Disse il guardiano dell'armeria. “Prendi pure le armi che ti occorrono e poi portale in coperta.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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