Talia aprì di nuovo quel diario...
“Settantottesimo giorno di navigazione.
Ormai la situazione è precipitata.
Anche stamani otto membri dell'equipaggio non hanno risposto all'appello.
Li abbiamo cercati ovunque, ma come gli altri anche questi sembrano svaniti nel nulla.
Siamo rimasti in tutto ventitré e il panico si è diffuso fra noi.
Cosa sta succedendo?
Dove stanno finendo i miei uomini?
Stanotte imporrò una drastica iniziativa.
Li farò tutti legare nei loro letti e chiudere a chiave le cabine.
Comincio a credere che una forma di pazzia, simile ad un morbo, spinga gli uomini a gettarsi a mare di notte.
O forse questa è l'ultima spiegazione razionale che mi è rimasta.
Ammesso che la mia mente sia ancora in grado di elaborarne una...”
In quel momento la porta della cabina si aprì e Guisgard entrò.
Fissò Talia e sorrise, per poi stendersi accanto a lei.
“Allora...” disse “... cosa hai scoperto sul nostro labirinto galleggiante? C'è un Minotauro dentro che fa sparire le persone? A questo punto ci serve un Teso dunque.” Con tono scherzoso. “Ne conosci qualcuno?”
Si voltò a guardare Maraiel. “Dorme tranquilla... bene, ne aveva bisogno.” Sorridendo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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