Ritornato sul ponte con le armi, Cavaliere25 fu subito chiamato da Austus.
“Cavaliere25...” disse “... prendi un paio di fucili, insieme a qualche pistola e vieni con me... andremo su quella nave a cercare Rynos, Joao e Maras... è passato troppo tempo e questo non mi piace... andiamo, su!”
Intanto, nella sua cabina, Guisgard era con Talia e ne ascoltò ogni parola.
Seguì ogni risvolto della voce, ogni incertezza, titubanza e alla bassa luce della lampada che oscillava dal soffitto poteva leggere perfettamente tutte le emozioni che le attraversavano gli occhi.
“Talia...” disse “... ho dato un'occhiata a questo diario...” indicando quello del capitano Tweny che aveva in mano “... certo, letto così, ciò che racconta inquieta non poco... ma sono le parole di un uomo impaurito, inerme, che si ritrova in mezzo a cose per lui inspiegabili... io credo che sulla sua nave si sia diffuso un qualche morbo ignoto, forse una febbre tropicale che ha poi prodotto con ogni probabilità una forma di demenza collettiva che, mischiatasi alla superstizione e alla paura che dominavano quella nave, ha finito poi per decretarne la fine... quasi sicuramente si sono tutti suicidati gettandosi in mare...” prese allora le mani di lei e le strinse nelle sue “... su, ora calmati...” sorridendo “... io non credo che tu sia folle... e poi sappiamo benissimo che tuo nonno ha girato mezzo mondo, dunque non mi sognerei mai di mettere in discussione ciò che racconta. E di certo, se fosse maledetto, tuo nonno non ti avrebbe mai parlato di quel tesoro. E poi quell'enigma in versi che hai recitato...”
“Capitano...” all'improvviso una voce “... capitano, quando mi riporterai dal mio papà?” Mormorò Maraiel, appena svegliatasi, strofinandosi gli occhi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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