“Il tatuaggio...” disse Guisgard a Talia “... qui, sulla tua schiena... è strano, sembra quasi sbiadito... non so... non riesco a capire cosa rappresenti... da quanto tempo lo hai?”
Rimise allora la lampada alla parete, allontanandola così dalla schiena di Talia.
Aumentò di nuovo la luce e questa si diffuse in tutta la cabina.
Guisgard allora tornò a sedersi sul letto, avvicinando a sé Talia.
“Ma...” mormorò, mentre con una mano le sfiorava la pelle “... è scomparso... non è rimasta più traccia... la tua pelle è bianca... mentre un attimo fa c'era tatuato qualcosa...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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