Guardavo Guisgard smarrita... non riuscivo a capire che cosa lo eccitasse tanto in quella storia, non riuscivo a vedere ciò che lui invece vedeva e che sembrava interessarlo tanto...
“Io...” mormorai, giocherellando nervosamente con la coperta mentre cercavo di ricordare “Io non lo so... diceva... parlava del tesoro, dell’isola... parlava di quei pirati, della loro ferocia... e dicava che un giorno io sarei potuta partire alla ricerca di quel tesoro...”
Lentamente chiusi gli occhi e rividi il nonno... rividi l’Olanda, la nostra casa sulla scogliera, le storie che mi raccontava, la terrazza da cui guardavamo il mare...
ed un vago sorriso mi increspò le labbra...
“Un po’ mi manca, il nonno, sai?” sospirai “Lui è stato tutta la mia famiglia per un sacco di tempo... tutta la mia infanzia è legata a lui... ogni mio più antico ricordo...”
Sorrisi appena...
“Mi diceva sempre che valevo un tesoro...” mormorai, voltandomi verso Guisgard “Sì, lo diceva spesso, questo... diceva: ‘Tu vali una fortuna, bambina mia. Un vero tesoro. Non dimenticarlo mai!’...”
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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