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La notte passata un vento impetuoso turbinava il mio giaciglio e non trovando riposo ne nel corpo ne nella mente, mi sono imbattuto nella strada deserta, buia e silenziosa in un giovane ragazzo che mi ha raccontato la teoria, acquisita nei libri di moderna mitologia, di questo passaggio temporale: il giorno 21 dicembre 2012...
Infine mi ha parlato di una festa a base di sostanze stupefacenti che si sarebbe tenuta nella prossima notte in un castello solitario ed abbandonato, in onore del popolo sudamericano che profetizzò l'infausto evento che avrebbe chiuso il cerchio della vita.
Gli raccontai una storia....
....sembrava che in quel preciso istante dell'intersecarsi di una congettura cosmica creata dagli uomini di alchimia, il mondo conosciuto, quel sistema di cose logoro e gozzovigliante, dovesse interrompersi improvvisamente con la scoccare del nuovo millennio: mentre il ricco mercante vendeva la sua anima a perdute divinità orientali, il castellano nella sua cella rimembrava sulle sue sciagure e malefatte di signore della guerra e del sopruso, il monaco pregava su consunte pagine ingiallite dal tempo beffardo, l'alto prelato si fustigava le membra per i suoi delitti contro l'Altissimo e contro gli uomini, il contadino si ripararva dietro ad un pagliaio intarsiato della sua fatica, il povero e lo straccione si addormentavano nella speranza che tutto avesse veramente una Fine....
Questo era lo scenario che l'Uomo dell'Anno Millle viveva nel momento supremo dello scoccare della mezzanotte dell'anno di grazia novecentonovantanove della reincarnazione di nostro Signore....
Il ragazzo con gli occhi arrossati, mi dette la mano e mi ringrazò per avergli impedito di trovare un sistema che mettesse la parola Fine su qualcosa che per lui doveva essere solo il Principio.
Taliesin, il bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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