Quegli indigeni dai volti dipinti fissavano con aria inquietante Clio e la piccola Noel.
La spiaggia era bianca, quasi immacolata, e i suoi granelli di sabbia sembravano confondersi con le spumose onde che giungevano a morire su quella riva.
L'acqua era trasparente e solo tinta da un vago azzurro, leggero e luminoso, per effetto dell'alto Sole del mattino.
Uno degli indigeni cominciò poi a dire qualcosa, ma erano dei suoni incomprensibili per la ragazza inglese.
Altri allora presero a parlare in quell'oscuro idioma, senza che nulla potesse comprendersi.
Poi, ad un tratto, uno di quelli che erano rimasti in silenzio fino a quel momento, fece qualche passo verso Clio e la bambina.
“Tu conoscere lingua di Inokupetè...” disse alla ragazza “... tu avere suo stesso linguaggio... e poi tu assomigliare molto a donna dei suoi disegni.”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|